Certamente alle prime esperienze di gioco il dubbio amletico trapassa un po' tutti. La risposta non è univoca e nemmeno così scontata.
Battere un avversario in un testa a testa è una bella
soddisfazione, ma il brivido che corre lungo la schiena quando riesci a mettere in riga migliaia di avversari in un torneo è tutta altra cosa.
Montepremi incredibilmente diversi quanto le difficoltà insiste nella disciplina. Se per battere un avversario è necessario uno sforzo deciso, in un torneo la componente varianza (fortuna) gioca decisamente un ruolo fondamentale.
Non dimentichiamo di considerare la rake, quella tassa che la casa da gioco trattiene sulle nostre giocate e che può diventare decisiva a seconda degli stakes (livelli) che decidiamo di giocare. La rake infatti, applicata con la stessa percentuale (esempio 8%), peserà in termini assoluti più sugli stakes bassi rispetto a quelli alti.
Altra considerazione importante sono gli eventuali overlay (mancato raggiungimento di un montepremi garantito). Non sottovalutiamo il fatto che, in questo frangente, la casa-gioco sta regalando dei soldi visto che sono insiti nel montepremi senza che nessuno li abbia versati (tramite iscrizione). Bisogna assolutamente approfittare degli overlay, proprio come facciamo con i saldi.
In conclusione: per una tranquilla domenica di paura, tanti testa a testa, ego oltre il livello della soglia critica e colpiamo di fioretto. Con la sciabola, invece, ci buttiamo nella mischia, pronti a spiccare quel balzo felino che ci porti al trionfo nella giungla dei tornei!!!