Promesse di mercato non mantenute, un gioco che non riesce più a convincere, uno spogliatoio in rivolta...
Cambiare allenatore in corsa a volte può rivelarsi l'unica via d'uscita da una crisi conclamata e, come sappiamo, per un fantasy manager è
fondamentale analizzare il momento di forma delle squadre.
Anche quest'anno la Serie A ci sta offrendo svariati esempi di come la figura del mister possa essere più che mai determinante.
Primo esonerato della stagione è stato il tecnico del Carpi Fabrizio Castori, uomo della provvidenza della squadra emiliana, autore della cavalcata dalle categorie inferiori fino alla Serie A.
Dopo una manciata di partite, la società è però subito tornata sui suoi passi, richiamando il tecnico e riconoscendo di avergli fornito una rosa non adatta alla massima serie, scegliendo così di far giocare a Castori le proprie carte, senza nulla da perdere.
Cambio molto prolifico è stato quello in casa Bologna.
Sotto la guida di Delio Rossi i rossoblu avevano collezionato solo 6 punti in 10 partite; subentra così Roberto Donandoni che riesce a imprimere un'identità di gioco riconoscibile alla squadra, scongiurando gli spettri della retrocessione e valorizzando molti giovani calciatori (Masina, Donsah, Destro).
Società sempre molto attiva sul mercato allenatori è il Palermo. Fino ad ora (25esima giornata), il presidente Zamparini ha cambiato panchina "solo" 6 volte, alternando soluzioni interne (Bosi, Viviani, Tedesco) con tecnici ancora esordienti (il misterioso Schelotto), finendo per ritornare al punto di partenza: Beppe Iachini.
Nonostante la mancanza di un punto di riferimento, per la squadra rosanero nulla è ancora compromesso, e il ritorno della guida d'origine può solo infondere nuova linfa ai calciatori ancora alla ricerca della sicura permanenza in Serie A.
Poco influenti sono stati i cambi sulle panchine di Sampdoria e Verona.
Montella e Delneri hanno leggermente migliorato i trend dei loro predecessori, risultando tuttavia limitati da rose certamente migliorabili; le situazioni restano quindi le stesse, una salvezza ancora da consolidare per la Samp e una probabile Serie B per l'Hellas.
Decisivo infine il ritorno di Luciano Spalletti sulla panchina capitolina; dopo l'esonero di Rudi Garcia la Roma sembra essersi lasciata alle spalle la "pareggite" spesso menzionata dal francese. Fino ad ora sono 5 le vittorie consecutive e, nonostante una manovra non ancora eccelsa e qualche diverbio con la leggenda in tramonto Totti, la strada intrapresa dai giallorossi sembra essere quella giusta.
Il "valzer" degli allenatori non potrà dirsi concluso fino all'ultima giornata.
Che si lotti per il titolo o la salvezza, il mister rappresenterà sempre la quintessenza di ogni squadra.
Senza i giusti stimoli, infatti, nessun calciatore renderà mai per quello che vale: solo se allenato nel modo giusto un buon giocatore potrà trasformarsi in un campione.